Le resine sono prodotti polimerici che consentono di ottenere sinteticamente caratteristiche chimico/fisiche simili a quelle di pietra, cemento, ceramica e vetro. Quelle che interessano il settore edile sono monocomponenti e composite: con le prime si fanno rivestimenti a film (idropitture, plastici, colle, guaine fluide) ; con le resine composite si realizzano rivestimenti a spessore autolivellanti per pavimenti, pareti e coperture.
Per le proprie peculiari caratteristiche chimico-fisiche, i pavimenti in resina sono molto usati in ambito commerciale e industriale, ma grazie anche alla qualità costruttiva ed estetica e alla possibilità che danno di poter rinnovare gli ambienti in maniera semplice, senza alcun intervento in muratura, oggi li ritroviamo spesso nelle nostre case.
Le infinite possibilità decorative che si sommano alle caratteristiche fisico-meccaniche, permettono ai pavimenti in resina di creare particolari architettonici di grande pregio. La gamma dei colori è pressoché infinita, così come la possibilità di poter inserire stampe ed altri formati grafici sotto uno strato di resina trasparente.
Un pavimento in resina è:
resistente ai graffi, alle abrasioni, agli urti, è impermeabile, antisdrucciolo ed aderisce perfettamente al supporto. Grazie al suo minimo spessore può tranquillamente essere messo in opera su pavimenti pre-esistenti, dando così la possibilità di cambiare look all’ambiente in modo semplice e veloce. Gli effetti ottenibili vanno dallo spatolato al nuvolato, dalle inclusioni di materiali come madreperla, pietre, polveri di vario genere, foglie e magari fiori. I colori possono essere unici o una miscela a volte volutamente non mescolata. Può variare perfino la texture: materica, vellutata, liscia o grumosa.


Esempi di utilizzo